Il subnetting è stato utilizzato per dividere un blocco di indirizzi di classe A o B ( ma anche C) in vari sottogruppi di indirizzi consecutivi, in modo tale che ognuno di questi gruppi costituisca una sottorete. In pratica la lunghezza ( numero di bit) dell’indirizzo di rete viene incrementata in modo da avere alcuni bit che servono ad identificare la sottorete all’interno della rete.
Supernetting
Il numero di blocchi di indirizzi di classe A e B è relativamente piccolo se confrontato con il numero di blocchi di classe C. Pertanto gli indirizzi di classe A e B sono stati esauriti più velocemente, anche perchè la richiesta di blocchi grandezza media ( più grande della classe C) è diventata sempre più frequente della richiesta di blocchi di grandezza piccola (classe C). Una soluzione a questo problema è stato il supernetting . Con la tecnica di supernetting un’organizzazione può combinare vari blocchi ( contigui) di classe C per creare dei blocchi di indirizzi più grandi. In altre parole, più (Indirizzi di) reti vengono messe insieme per creare una rete più grande, cioè una supernet.
Ad esempio, un’ organizzazione che ha bisogno di una rete con 1000 indirizzi, può richiedere quattro blocchi contigui di classe C e utilizzare questi quattro blocchi per creare una supernet. In questo caso la lunghezza dell’indirizzo di rete viene incrementata in modo tale da accomodare tutti i blocchi di indirizzi che vengono utilizzati. Nell’esempio appena descritto di quattro reti di classe C, la maschera cambia da /24 a /22.
Anche il supernetting, come il subnetting, è legato all’indirizzamento senza classi che permette di gestire maschere diverse da /8, /16 e /24.
Con questa breve spiegazione spero di essere stato chiaro.